Cucina contadina


La cucina del contadino era sempre molto ampia e conteneva tanti arnesi. C’era un camino con le panche, un tavolo con le sedie impagliate, piatti e fondine, un armadio con il vettovagliamento e un altro con tutte le pentole. Non mancava mai una marna per conservare la farina. Al muro la massaia appendeva vari tipi di tegami e il secchio dell’acqua da bere. Il pavimento della cucina era in cotto e il soffitto di travi di legno. Nel riquadro, il lume a petrolio per l’illuminazione. continua da pag. 95 per il camino e la stufa e i salici, che servivano per la fabbricazione delle gerle e delle scope di saggina. A partire dall’inizio del 1900 tutte le cascine vennero progressivamente abbandonate, soprattutto perché il contadino gradiva i locali più confortevoli dei centri abitati e poi, dopo la Seconda Guerra Mondiale, per l’arrivo dell’industria che favorì l’emigrazione in città, garantendo un salario sicuro e meno impegno lavorativo. Dopo questa spiegazione generale sulle cascine, passiamo ad illustrare più dettaglia.tamente alcuni particolari della loro composizione sul nostro territorio.